Lettera al Ministro della Salute sul tavolo per la corretta alimentazione dei bambini fino a 3 anni

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All’attenzione di
On. Beatrice Lorenzin
Ministro della Salute

E per conoscenza:
Dr. Giuseppe Ruocco
Direttore Generale della Direzione
Generale per l’Igiene e la Sicurezza
degli Alimenti e la Nutrizione

21 ottobre 2015

Il 26 marzo 2015 è stato attivato, presso il Ministero della Salute, il Tavolo di lavoro per la corretta alimentazione dei bambini fino a 3 anni.
La Coalizione Italiana per l’Alimentazione del Neonato e del Bambino (CIANB) apprezza l’iniziativa, perché riconosce l’importanza di affrontare, con efficacia e continuità, i temi della salute e della nutrizione del bambino, in particolare nel periodo vulnerabile della prima infanzia.

Questo impegno, complesso e atteso, è tuttavia indissolubilmente collegato, non solo alla qualità scientifica delle raccomandazioni, ma anche ai numerosi condizionamenti culturali, sociali, istituzionali e, soprattutto, commerciali. Così la CIANB fa notare come, nella composizione del Tavolo, sarebbe stato opportuno inserire competenze più diversificate e rappresentative della molteplicità di attori che si occupano dell’argomento fin dalla nascita, oltre ad una adeguata rappresentanza di genere.

La CIANB intende sostenere i lavori del Tavolo, ma anche vigilare sulla indipendenza da interessi commerciali, tema di salute pubblica molto sensibile. A tale proposito chiede con forza che l’affidabilità dei pareri, resi in ambito nutrizionale a questo Tavolo, sia tutelata da due fattori:

  1. una trasparente e formale dichiarazione di assenza di conflitti di interesse da parte degli esperti/componenti il Tavolo, in linea con quanto previsto dal Piano Nazionale Anticorruzione;
  2. una posizione di sintesi dell’evidenza derivata dal confronto tra diversi esperti, secondo i principi della Evidence-Based Medicine.

In attesa di un Suo cortese riscontro, porgiamo distinti saluti.

Monica Garraffa,
portavoce della Coalizione

5 commenti

  • C’è speranza che risponda?

    • Giani Igino

      Quello che ogni genitore spera è che ad ogni componente di quel tavolo ( e di tutti i tavoli che si occupano di alimentazione infantile) sia chiesto di dichiarare subito e pubblicamente la propria posizione nei confronti del conflitto di interesse.
      Quello che ogni genitore spera è che questa dichiarazione sia considerata una cosa normale.

  • Marcella

    Guardando alla composizione del tavolo di lavoro, mi viene da osservare che: i) non vi partecipa nemmeno una donna, e dunque nemmeno una mamma, e se questa disparità di genere è insensata in genereale, lo è in particolare quando si parla di tutela dell’infanzia; ii) non vi partecipa nemmeno un rappresentante CIANB o di altra associazione di genitori, e se questa chiusura è di per sè frutto di un modo di fare amministrazione della cosa (salute) pubblica molto antiquato perchè centralista e tecnocratico, in questo caso è ingiustificato trattandosi di un tema non solo prettamente scientifico-istituzionale, ma anche cultutale e sociale.
    Senza nulla togliere alla professionalità dei componenti del tavolo di lavoro, si potrebbe avanzare una ulteriore proposta, volta qualificare l’operato del tavolo di lavoro dal punto di vista della parità di genere e della partecipazione dei portatori di interesse, chiedendo di accogliere una nuova partecipante (magari mamma!) proveniente da CIANB, con funzioni di uditore permanente, con potere di intervento, sebbene senza potere di voto. In tal modo contemporaneamente si potrebbe vigilare direttamente sulla assenza di conflitti di interesse evidenti, “contaminare dal basso” la discussione del tavolo con posizioni di operatrici del settore, permettere una diffusione in tempo reale degli esiti del tavolo.